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Radicofani sul Monte Amiata
I Calanchi di Radicofani
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Radicofani

 (Vista di Radicofani)

 

La roccaforte, è da attribuire all’epoca carolingia (Sec. IX).
Per la sua posizione strategica, dominante la Via Franchigena, questo castello fu conteso per secoli tra molti signori, finchè passò sotto il dominio pontificio.
Papa Adriano IV ne potenziò le fortificazioni per arrestare l’avanzata del Barbarossa.
Dopo i domini pontificio e senese, Ghino di Tacco “bandito-gentiluomo” se ne impadronì e ne fece la sua dimora per tre anni, diventando il “Robin Hood” della zona. Negli anni seguenti, la rocca fu nuovamente contesa tra la Chiesa ed i senesi. Quest’ultimi ebbero la meglio, con la clausola di pagare una pesante retta annua.
Iniziò un periodo di stabilità e benessere.
Durante la guerra tra Siena e Firenze, il castello fu l’ultimo baluardo della difesa senese.
Dopo molti anni di assedio, Cosimo I° Granduca di Toscana ne divenne il nuovo padrone e lo rese una fortezza ancora più imponente.
La rocca fu abbandonata definitivamente a metà del XVIII° sec., a seguito della quasi totale distruzione dovuta dallo scoppio della polveriera.
Il restauro che l’ha portato all’antico splendore, è iniziato nel 1989.

 

Da visitare:  

 

CHIESA DI SAN PIETRO (XIII° sec.) :
All’interno troverete: Dorsali e Madonna di Andrea della Robbia
Madonna del Castello del Valdambrino ed altre opere minori.

CHIESA DI S. AGATA:
All’interno troverete: Dorsali di Andrea della Robbia
Giardini del “Maccione”, statua di “Ghino di Tacco”.

VILLA MEDICEA:
All’interno troverete: “La Posta”, antica reggia del 1500 con antistante fontana.

BOSCO ISABELLA:
Isola verde di conifere all’interno del borgo, ideale per una passeggiata.

CENTRO STORICO:
Con piazzette, fontane e viuzze medievali.