Home Cultura Chiese e castelli

Abbazia di San Salvatore (Abbadia San Salvatore)

 

(Vista dell'Abbazia di San Salvatore)

 

Dell'Abbazia di S. Salvatore, che per un millennio circa ebbe ad irradiare il suo potere in tutta la zona amiatina orientale, restano la chiesa e la cripta. Dalla storia e dalla leggenda si apprende che questo monastero, prima benedettino poi cistercense, nacque intorno al 750 per volere del re longobardo Rachis, che lo destinò inizialmente al controllo della via Francigena, che correva lungo la vallata immediatamente sottostante. 
Successivamente il potere temporale di questa abbazia, pur scontrandosi assai spesso con gli Aldobrandeschi, i potenti nobili i cui territori comprendevano tutto il versante occidentale dell'Amiata, trova grandi riscontri nella storia della Toscana e nei rapporti fra Papato e Imperatori. In tale contesto storico ambientale, registra un notevole interesse anche il borgo medioevale, che si conserva quasi intatto con anguste strade pittoresche.Abbadia San Salvatore ha conosciuto negli ultimi due secoli gli aspetti positivi (che ne derivavano per l'indotto economico) e insieme negativi
(per le condizioni di lavoro dei minatori) di un rilevante sviluppo minerario collegato all'estrazione del cinabro e alla conseguente produzione del mercurio, le cui miniere risultano oggi tutte chiuse.
Nei dintorni di Abbadia la cappella dell'Ermeta, circondata da una fitta boscaglia. Non lontana dall'abitato urbano, la vecchia miniera, una delle più produttive di cinabro, a testimoniare un'attività economica ormai non più attuale, tanto da essere destinata ad un interessante museo, oggi visitabile.

(Il Crocefisso)

 

(Particolare del crocefisso)

 

(La cripta)

 

(Capitello della Cripta)